Emozioni e voce nell’autismo: cosa ci dice la ricerca sulla prosodia

Una nuova revisione della letteratura condotta dal team di Pappagallo e dell’Università di Parma fa luce su un tema chiave ma poco esplorato: come le persone con autismo percepiscono e producono la prosodia, ovvero il ritmo, l’intonazione e la modulazione della voce che ci aiutano a esprimere emozioni e intenzioni durante la comunicazione.

Analizzando 14 studi pubblicati negli ultimi dieci anni, i ricercatori hanno evidenziato risultati molto variabili: in alcune ricerche le persone autistiche sembrano avere difficoltà nel riconoscere le emozioni espresse attraverso la voce, in altre no. Lo stesso vale per la produzione vocale: alcuni studi mostrano differenze nei toni usati, altri meno. Le differenze potrebbero dipendere da età, metodi usati o tipo di stimoli (es. frasi isolate vs video realistici).

Nonostante la mancanza di risultati univoci, la revisione sottolinea l’importanza di considerare la prosodia nelle valutazioni cliniche e nei percorsi educativi, in quanto elemento chiave per migliorare la comunicazione sociale delle persone autistiche. Inoltre, propone di utilizzare strumenti più standardizzati e realistici per studiare questi aspetti con maggiore precisione.

Per approfondire
Il lavoro completo è pubblicato con il titolo “Prosodic Perception and Production in Autism: A Scoping Review” nella rivista Journal of Clinical and Developmental Psychology, Vol. 7, n. 1, 2025.
???? Link diretto: https://cab.unime.it/journals/index.php/JCDP/article/view/4802/pdf

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